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IL MICOLOGO RISPONDE





Questa pagina è dedicata esclusivamente a tutti coloro che vogliono approcciarsi con il mondo della Micologia. Per qualsiasi domanda che desiderate sottoporre al Micologo Nicola Amalfi usare il modulo commenti della medesima pagina.

PREMESSA

Ogni sporoforo, macroscopicamente, mostra diverse caratteristiche che possono portare alla sua determinazione come Genere e tantissime volte come Specie. Diciamo però che su dieci caratteristiche, tante volte nove vengono meno, ma una c’è sempre. Chi avesse dei dubbi può tranquillamente chiedere, e nel limite delle possibilità umane, darò la risposta.

Micologo Nicola Amalfi





31 commenti:

Romeo ha detto...

Un doveroso saluto al Micologo Nicola Amalfi, ho visto la sua splendida pagina dedicata alla Micologia, ricca di argomenti, ma soprattutto, contenuti chiari e precisi. Sono convinto che si può apprendere e allargare il proprio bagaglio culturale micologicamente parlando. Dopo i doverosi saluti, volevo chiedere (premetto che sono un neofita nel campo della Micologia).....leggendo la breve premessa dove cita che ogni carpoforo ha molte caratteristiche (macroscopicamente) che possono portare alla determinazione del genere e molte volte della specie....però a volte su 10 nove vengono meno ma una c'è sempre....se per caso tutte e dieci le caratteristiche vengono a mancare.....ci troveremo di fronte ad una specie sconosciuta? E qual'è la caratteristica che è sempre presente? Domanda un pò laboriosa ma spero di essere stato chiaro. Un saluto da Paolo.

Romeo ha detto...

La domanda non è affatto laboriosa.. Premettendo che le caratteristiche sono diverse da genere a genere , e da specie a specie, naturalmente devono essere conosciute, queste si possono presentare tutte , o in alcuni casi mancare del tutto. Ti faccio un esempio, se prendiamo un Agaricus xanthodermus, in letteratura troveremo una descrizione con caratteristiche precise, dal vivo tante mancheranno,le due ponderanti sono il viraggio al giallo cromo alla base del gambo e l'odore di fenolo. Ma andiamo al limite della situazione,il nostro sporoforo potrà nascondere anche il viraggio, ma mai l'odore di fenolo. Quindi in questo genere, in questa sezione, dove si trovano gli Agarici tossici, il fattore che non verrà mai meno , e che quindi non potrà essere nascosto, è l'odore di fenolo. Per quanto riguarda una specie sconosciuta entriamo in altri parametri, dove la determinazione viene effettuata con criteri micro e di biogenetica.

Ernesto ha detto...

Buonasera Dott. Nicola Amalfi, quali sono i fattori che devono subentrare (una sola vittima? o intossicazione?)per togliere un fungo tra le specie commestibili e classificarlo come tossico o velenoso mortale.....e tutto questo chi lo decide? Un ringraziamento anticipato per la risposta.

Romeo ha detto...

Ogni anno, sulla scorta delle segnalazioni a livello nazionale e anche mondiale, vengono classificate le intossicazioni provocate dai Funghi. Quando una specie ritenuta commestibile, negli anni, provoca più intossicazioni, il Ministero della salute può togliere attraverso gli organi preposti, quella specie da quelle commestibili. Se poi una specie provoca delle intossicazioni mortali, vedi Tricholoma equestre, naturalmente l'allarme , e quindi di conseguenza il repentino provvedimento di specie mortale, viene dato a livello mondiale.

Romeo ha detto...

Buongiorno egregio Nicola Amalfi, ho letto la scheda "Determinazione specie (macro, micro e biogenetica)"....c'è scritto quando non è possibile risalire alla specie con le (macro) entra in gioco la micro e con un buon microscopio e con dei reagenti adatti si può risalire alla specie.....ecco la mia domanda è questa.....per ogni genere di fungo ci sono dei reagenti adatti o sono universali per tutti le specie fungine? Grazie e buona giornata.

Romeo ha detto...

I reagenti si usano a secondo quello che vuoi vedere in una spora, ci sono reagente che fanno vedere l'amiloidia, altri la metacromasia, altri l'interno o le creste, altri mettono in risalto l'esterno, diciamo che quando hai uno sporoforo,e già arrivi al genere con la macro, sai quale reagente usare per mettere in risalto ciò che ti serve per la micro.Certamente ci vuole tanta esperienza e , specialmente pazienza.

Romeo ha detto...

Una Buona giornata al Micologo, le scrivo per sapere se è vero quanto si dice sulle russule, ossia, basta assaggiare un pezzetto di cappello del fungo per sapere se è commestibile o tossico. Se risulta essere dolciastro è sicuramente una specie commestibile, al contrario, se pizzica invece è tossica!!!! Saluti e Grazie!!! Franco

Romeo ha detto...

Un fungo si dice commestibile quando non contiene sostanze tossiche per l'uomo. La prova empirica dell'assaggio per le russule è sicuramente valida per quanto riguarda la loro commestibilità. Ma una russula commestibile, non è sicuramente di buone proprietà organolettiche. Quindi anche con le russule bisogna usufruire di quelle per cui vale la pena il consumo.

Romeo ha detto...

Un buon pomeriggio al Micologo....desidero sapere, se è possibile, cosa ne pensa di tutti coloro che classificano i funghi attraverso dei semplici scatti fotografici e attraverso semplici descrizioni (ambiente, colore, odore). Grazie Romeo

Romeo ha detto...

Ci sono specie fungine che se fotografate bene, e descritte bene si possono anche determinare. Certamente parliamo di soggetti di semplice identificazione, per esempio un Boletus edulis, una russula virescens. Poi dipende anche da chi determina. Per molte specie bisogna fare macroscopia sul fresco, e naturalmente microscopia approfondita.

fungo ha detto...

Prima della domanda vorrei rivolgere un doveroso saluto al Micologo Nicola Amalfi (scelta migliore di questa i nostri amici amministratori non potevano farla). Carissimo Nicola Amalfi nel regno dei funghi ci sono le specie primaverili, autunnali, estive e se non erro invernali. Ultimamente si sta verificando che molte di queste specie anticipano le stagioni....forse sta cambiando qualcosa nell'equilibrio del mondo fungino o questi sono soggetti soltanto al verificarsi di alcuni fattori? Ciao

Romeo ha detto...

Bella domanda! La risposta è lunga e complessa, ma devo essere sintetico. Da studi personali e quindi soggettivi, dobbiamo valutare la situazione in questo momento della nostra vita. Posso affermare che i funghi nascono nel momento in cui ritengono che sia propizio per la loro riproduzione. Ho potuto costatare che alla nostra latitudine, è tutto regolato dalla posizione degli anticicloni, delle Azzorre e sub tropicale. Per moltissimi anni abbiamo avuto uno scenario dove l'anticiclone delle Azzorre ha predominato, quindi la crescita fungina aveva un certo iter stagionale. Da circa dieci anni predomina invece l'anticiclone africano, quindi correnti e temperature diverse.. di conseguenza anche l'iter stagionale di crescita è cambiato. Oltre questo sono comparse anche specie con crescita prettamente tropicale.

Romeo ha detto...

Un saluto al Micologo Nicola Amalfi, ho letto attentamente la scheda relativa al Pleurotus rosae, fungo rarissimo e da come si evince nella medesima scheda unica specie ritrovata e documentata finora al mondo. Quando indica unica specie ritrovata intende dire solo quella su agave morta oppure in assoluto? Mi scusi per il giro di parole spero di essere stato chiaro nel formulare la domandata. Un saluto da Paolo.

Romeo ha detto...

Il Pleurotus rosae, è una specie appartenente al genere Pleurotus da me determinata e a cui ho dato il nome e la paternità. Naturalmente, fine a prova contraria, è una specie nuova e unica. Tutti i ritrovamenti che verranno fatti in futuro su Agave di questo fungo verranno denominati con il nome di Pleurotus rosae.

Anonimo ha detto...

Egregio Micologo Nicola Amalfi, mi stò appasionando al mondo della micologia e formulo domanda con l'innocenza appunto di un neofita: "è vero che la luna,o meglio le fasi lunari, influiscono sulla nascita e sulla crescita dei funghi?"...Grazie per futura risposta...Riccardo.

Romeo ha detto...

Nella tradizione popolare molte cose vengono attribuite alle fasi lunari. Personalmente , negli anni, ho potuto constatare che i funghi preferiscono fruttificare nel momento che decidono sia opportuno farlo. Molte volte la crescita coincide con la luna, ma a secondo del genere che si va cercare il mio consiglio è di contare i giorni dopo le piogge.

Romeo ha detto...

Carissimo Nicola Amalfi una buona giornata, viste le recenti piogge e con queste temperature, un toccasana per i nostri amati funghi, è possibile sperare in qualche buona raccolta, soprattutto, l'altitudine e habitat ideale per reperirli? Ciao

Romeo ha detto...

Siamo nel periodo estivo, se le piogge dalle tue parti sono state discrete, puoi dopo otto giorni cominciare la ricerca. Ti consiglio di andare nei castagneti o faggete al di sopra dei 900 metri. I primi segnali saranno le Russule e le Amanite estive, poi cominceranno i Boleti.

Dino ha detto...

Egregio Nicola Amalfi, ho letto la scheda relativa al Boletus flavosanguineus, tra l'altro interessante come tutte le altre schede, volevo chiederle come si risale alla commestibilità di un fungo....visto che questa specie è di commestibilità non accertata. La seconda domanda è la seguente: nell'Atlante dei Funghi (foto bellissime, semplice ed efficace dove sono presenti alcune specie per me sconosciute)affianco di specie fungina c'è Non Commestibile ed in altre Tossico.....quando si parla di non commestibilità e la specie viene ingerita dal qualche individuo vuol dire che ci sono le cure adatte affinchè non si corre alcun pericolo di vita? Domanda laboriosa ma spero chiara. Ciao e Buona Giornata

Romeo ha detto...

Spero do essere sintetico. Quando si determina una specie nuova , per dare subito il giudizio sulla commestibilità, è quello di mangiarlo in piccolissime quantità. Certo questo non lo fa quasi nessuno, allora bisogna aspettare facendo delle indagini se quella specie in qualche luogo viene consumata senza aver provocato danni. Altra strada è quella che, secondo la specie a quale genere appartiene, di far analizzare da personale qualificato se dovesse contenere sostanze tossiche comuni a quel genere. Nelle more di tutto questo si usa la dicitura " Commestibilità non accertata. Quando ho trovato il Pleurotus su Agave, che poi ho chiamato "pleurotus rosae" l'ho consumato prima piccole dosi, non è successo niente quindi ho dato il giudizio di Commestibile. La dicitura " non commestibile" significa che la specie non dovrebbe contenere sostanze tossiche per l'uomo, ma per una serie di motivi non idoneo all'alimentazione umana.

amanita ha detto...

Una buona giornata al micologo Nicola Amalfi e complimenti per la fantastica galleria fotografica racchiusa in un Atlante, desidero sapere se è possibile, qualcosa sulla riproduzione dei funghi e il loro sesso, leggendo qualche rivista o navigando in internet ho letto che molte specie hanno più sessi....tutto questo è veritiero? Grazie

Romeo ha detto...

Sinteticamente: Possiamo avere una riproduzione asessuale, quindi senza l'intervento dei gameti, attraverso la frammentazione del micelio, questo avviene per lo più nei funghi inferiori, ma è stato dimostrato che anche alcuni macromiceti usano questo metodo riproduttivo.Altro metodo di riproduzione asessuata avviene in alcuni Ascomiceti inferiori ( gli oidi) dove la produzione delle spore è data da elementi detti conidiofori. Nei funghi superiori, la riproduzione è sessuale, in quanto avviene per l'intervento dei gameti. Prendiamo un fungo a lamelle a quattro spore: sulla faccia della lamella ci sono delle cellule che vengono chiamate basidioli, dove avviene la cariogamia,( fusione dei nuclei), il nucleo prodotto attraverso la meiosi ottiene la divisione cellulare in quattro cellule che portano il corredo cromosomico aploide ( che contiene un unico cromosomo). A questo punto i quattro nuclei vanno verso l'estremità dei basidiolo, che diventa basidio, e i nuclei diventano spore. Le spore quando mature vanno espulse e comincia la riproduzione. Le spore hanno alcune polarità positiva, altre negativa e ognuna di loro ha metà corredo genetico.

Anonimo ha detto...

Carissimo Nicola Amalfi una buona giornata, ho dato un'occhiata all'Atlante dei funghi tutto molto bello, ho visto la fotografia del Boletus Satanas affianco il quale è riportata la dicitura Tossico. Un giorno mi sono trovato ad una sacra del porcino nel Frusinate, ebbene, avevano dei funghi tagliati a strisce sotto sale e poi venivano passati nell'uovo per essere fritti, ho chiesto di quale specie si trattasse e mi hanno riferito del Boletus Satanas. Prima lo fanno bollire e poi lo tengono sotto sale per qualche settimana. Sono rimasto perplesso ma non l'ho consumato e vedendo altre persone consumarlo....sono tutt'ora perplesso. Le che può dirmi in merito? Ciao e un grazie per la risposta.

Romeo ha detto...

Come Ispettore Micologo ti posso dire che il Boletus satanas è una specie tossica. Però come Micologo, e quindi anche studioso delle usanze popolari sui funghi, affermo che il Boletus satanas , in barba alla sua provata tossicità viene raccolto e consumato in molte in molte zone con accorgimenti che si tramandano da padre in figlio. Personalmente sono stato invitato in una zona della Sicilia dove viene cacciato e consumato come prelibatezza, ma come te , mi sono astenuto da questo loro piacere. Penso che qualsiasi fungo dopo un trattamento sotto sale , varie bolliture , non avrà nessun gusto. Comunque dico ufficialmente che il Boletus satanas , come tutto il gruppo dei Boleti satanoides , contengono sostanze tossiche per l'organismo umano.

Anastasio ha detto...

Egregio dott. Nicola Amalfi, ho letto la premessa presentata in modo eccellente da lei nella pagina, si può affermare che i funghi a lunga latenza sono i Velenosi Mortali, mentre quelli a breve latenza sono i non commestibili e i tossici? Domanda un pò banale.....però mi interessa tanto una sua risposta....Saluti e grazie a lei e agli amministratori del Blog per questa meravigliosa pagina!!! Anastasio

P.S.: Mi scusi ho omesso di dire che la premessa era riferita alla "Micotossicologia".

Romeo ha detto...

Gli avvelenamenti da funghi a lunga latenza, sono sicuramente quelli più pericolosi, ma ogni avvelenamento può causare la morte, questo dipende dalle complicazioni che possono insorgere dallo stato di salute attuale del paziente. Cosa importantissima è che non bisogna mai consumare funghi di dubbia determinazione, un avvelenamento da funghi è qualcosa di veramente drammatico!!!!

fungo ha detto...

Carissimo Nicola Amalfi, come sarà la stagione micologica 2013 visto che le piogge tardano ad arrivare? Possiamo ancora sperare per i nostri amati Boletus aereus?
Grazie anticipatamente per la cortese risposta!!!!

Unknown ha detto...

Non so dove abiti, quindi ti rispondo in modo generale. Il B. aereus è una specie termofila, nasce con temperature non superiori ai 28° e non inferiori ai 22°. Da noi in Sicilia quest'anno ha piovuto in agosto parecchie volte, e la crescita è spaventosa.. incalcolabile. Un anno li ho raccolti giorno 8 dicembre, c'era scirocco e quindi la temperatura era salita abbondantemente. Quindi calcola la pioggia e se la temperatura dovesse essere idonea, dopo 12-15 gg. avrai il tuo raccolto di B.aereus .

amanita ha detto...

Buonasera Nicola Amalfi, una domanda che sembra banale però che si sono fatti in molti. Se io raccolgo dei funghi commestibili e tra questi capita una specie (tossica) o (velenosa mortale) le spore di quest'ultima possono contaminare gli altri funghi? Se la risposta è positiva vanno buttati anche quelli commestibili o c'è un rimedio per recuperarli? Grazie anticipatamente per la risposta!!!!

Unknown ha detto...

Ciao, un fungo velenoso per intossicare deve essere ingerito, se in un paniere vanno a finire funghi commestibili e velenosi insieme, bisogna avere l'accortezza di prendere solo quelli commestibili, quindi lavarli per bene, ed essere sicuri che nessun pezzo di fungo tossico vada a finire in pentola. In quanto alle spore.... non rappresentano nessun pericolo.. l'acqua toglie tutto.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
cosa succede se inavvertitamente si porta alla bocca una dose piccolissima di amanita? Intendo grossa come un granellinio di zucchero, non certo un boccone. E' giusto che la dose letale è di 20 grammi di fungo per un adulto? Grazie