Coin Slider Gallery

MICOLOGIA (BREVI CENNI)



PARLIAMO DEL MICELIO DEI MACROMICETI

Il Micelio dei macromiceti, quindi il fungo! Perché quando diciamo fungo non indichiamo altro che il Micelio, ciò che vive sotto terra, tutto quello che invece vediamo come epigeo viene chiamato: sporoforo, carpoforo, basidioma, Ascoma. Ma torniamo al nostro Micelio ovvero fungo. Cosa sappiamo di lui? Molte sono le tesi, sappiamo che si può nutrire e vivere come saprotrofo, (su sostanze morte e decomposte) come parassita (su sostanze ammalate), come simbionte (in una situazione micorrizica con altri esseri della natura in uno scambio di sostanze di nutrizione). Ma ciò che è dato  da studi scientifici (tante volte oggetto di critiche), è  che il nostro Micelio sia formato da cellule intelligenti. Da questo sono nate delle tesi e degli approfondimenti che hanno portato a scoprire che queste cellule riescono a comunicare fra di loro, che sono un magazzino di elementi chimici, che sono in grado con ciò, di porre in essere dei componenti anche tossici e addirittura mortali. Sappiamo che qualsiasi specie vivente, quando in pericolo per la propria esistenza, mette in atto nel tempo (anche millenni) dei sistemi di difesa, sistemi che si sono rilevati anche pericolosissimi per il genere umano. Anche i funghi si sono sempre protetti dai predatori, il sistema più usato è quello del mimetismo e della tossicità. Il fine del micelio è di produrre sporofori, dove maturano le spore, che devono poi andare in giro con vettori di varia natura per la riproduzione. Allora è necessario che ciò che è epigeo abbia il tempo di maturare le spore; Il mimetismo nelle sue varie fasi è sicuramente valido per gli animali predatori, ma non è valido per il genere umano , che avendo un grado di intelligenza superiore riesce sviare sistemi per lui elementari. Cosa succede? Il timore degli studiosi dei sistemi di autodifesa dei funghi, è, che questi in una situazione di estremo stress dovuta alla raccolta feroce da parte degli umani, sviluppino un sistema di  autodifesa chimico, tramutando durante la riproduzione, sporofori di ottima commestibilità, in sporofori altamente tossici, anche con esito letale per l’uomo. In conclusione, dovremmo capire che la natura deve essere rispettata e protetta, come nella pesca, nella caccia, anche nella raccolta funghi, bisogna fare e rispettare delle regole con le quali non mettere in pericolo l’esistenza dei Generi e delle Specie, e di conseguenza non  creare delle situazioni di cambiamenti sulla loro natura.
Micologo Nicola Amalfi



DETERMINAZIONE MICOLOGICA (MACRO - MICRO - BIOGENETICA)

Cercando di essere breve e sintetico: la determinazione Micologica dei funghi superiori, in modo particolare dei basidiomiceti ed Ascomiceti, può avvenire in diverse fasi di studio. Quello principale , è la macroscopia. 
Il processo di determinazione, parte nella suddivisione in Gruppi, Famiglie, Generi, Sottogeneri, Sezioni, Specie. 
Quindi la prima cosa da fare è analizzare lo sporoforo da determinare, captare tutti i particolari, forma , odore, colori, sapori, e colore della sporata. Il colore della sporata nei funghi a lamelle è importantissima. I colori sono cinque: Generi a spore bianche, a spore rosa, a spore ocra, a spore viola, a spore nere. 
Visto il colore delle spore in massa, si entra nella chiave di determinazione di quel colore, a secondo delle caratteristiche dello sporoforo, si arriva al genere. 
A questo punto , si può arrivare alla specie. Ma quando questo non è possibile entra in gioco la microscopia. 
Qui il discorso diventa più complesso, bisogna saper leggere con un buon microscopio, usando dei reagenti adatti, la forma e la misura delle spore e di altre entità, quali basidi, cistidi, cheilocistidi, pleurocistidi, pileipellis. 
Oggi, oltre questo, entra in campo la Biogenetica, dove con strumenti sofisticati , nelle sede opportune, e con il personale qualificato per queste indagini, vengono analizzati i vari genomi con tutte le complessità del DNA. 
Certamente la Biogenetica sta ribaltando quasi tutta la sistematica fino ad ora usata, ma questo è uno studio ancora lungo e complesso, oggi ancora ci si avvale di tutti gli studi fatti sul campo dai grandi Micologi.
Le indagine sopra descritte si possono fare o su soggetti freschi o su exiccatum. Per ottenere un buon exiccatum, bisogna usare dei perfetti soggetti freschi e farli essiccare nel più breve tempo possibile, o al sole , o in essiccatoio elettrico.
Micologo Nicola Amalfi






Nessun commento: