Sindrome
Giromitrica
Sporofori responsabili:
Gyromitra
esculenta, G. gigas, G. infula
Helvella
crispa
Cudonia
circinans
Quadro Clinico
Sostanza tossica responsabile è la Gyromitrina ,
relativamente termolabile e fortemente volatile. La Gyromitra , infatti,
viene consumata solo in alcuni paesi Europei, e solo dopo essiccazione e
cottura, o fresca dopo prolungata cottura. Questo tuttavia non garantisce la
totale eliminazione delle tossine, quindi gli avvelenamenti avvengono anche per
accumulo dopo un pasto molto abbondante, o più pasti ravvicinati nel tempo.
Il
quadro clinico è bifasico: la prima fase compare dopo 6-24 ore dal consumo,
con: disturbi digestivi, grave vomito, dolori addominali, rara diarrea,
cefalea, convulsioni, febbre. La sintomatologia, dura dai 2 ai 6 giorni, dopo
avviene la guarigione.
La
seconda fase, non sempre presente, si manifesta con: ittero, insufficienza
renale, convulsioni, delirio, coma. La guarigione del paziente è resa possibile
dalle necessarie ed opportune terapie mediche. Nel caso in cui, come già
successo, gli sporofori sono stati consumati crudi, determinano
irrimediabilmente la morte.
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