Coin Slider Gallery

martedì 21 maggio 2013

Amanita ponderosa Malençon & Heim



SCHEDA







Famiglia  Amanitaceae
Genere    Amanita
Sottogenere  Amidella
Specie     ponderosa
Etimologia  Amanita = fungo  ponderosa= pesante
Cappello: 3-13 cm., sodo e carnoso, emisferico, convesso, poi piano leggermente convesso, margine arrotondato, intero, cuticola completamente asportabile, debordante, asciutta, prima biancastra, poi crema – rossastra o rosa antico carico, con resti di placche di velo generale.
Imenoforo: formato da lamelle fitte, poi poco spaziate, adnate al gambo, con lamellule tronche, biancastre, poi crema rosate a maturità o alla manipolazione; filo lamellare color mattone nei soggetti maturi.
Gambo: 5-11 x 2-3 cm., corto robusto e massiccio, poi midollloso, cilindrico, poco attenuato alla base, biancastro, arrossante al taglio o manipolazione, volva ampia e persistente inguainante per i tre quarti, di consistenza papiracea. La colaorazione va dal biancastro nel fungo giovane per poi passare al color crema e infine bruno rossastro.
Anello: bambagioso, effimero, presto collassato, riducendosi ad una zona anulare brunastra.
Carne: prima soda, poi stopposa, biancastra, arrossante al taglio o pressione. Odore complesso, terroso e di acqua ossigenata, sapore dolce e speziato; dopo cottura (consumo personale) mantiene l’odore terroso con retro gusto di bacche di mirto. COMMESTIBILE
Habitat: rara in Italia, segnalata in Sardegna, il ritrovamento personale, in Sicilia sui monti Nebrodi , nel comune di Ficarra (ME) , su terreno termofilo-xerofilo, argilloso, in bosco di quercia da sughero rade, con sottobosco di cisto, adibito a pascolo ovi-caprino.
Microscopia: basidiospore bianche in massa, ellissoidali- subcilindriche, amiloidi, micr. 11-13 x 7-9, foto in Melzer 1000 ingrandimenti (100X). Basidi tetrasporici, abbastanza clavati, non arrodondati, micr. 44-88 x 8.5-11.5.
Note: specie prettamente primaverile nei mesi di febbraio-aprile con crescita semi-ipogea , comune in zone della Spagna e Portogallo, dove viene largamente consumata con il nome di “gurumelo” rara nel nostro paese. Molto vicina alla A. curtipes fo. Valens, e A. lepiotoides, con le quali viene tante volte scambiata. Da studi personali si è potuto appurare che la sua crescita dipende dalla posizione che l’anticiclone delle Azzorre prende nei mesi di febbraio-aprile, sicuramente favorevole quando si instaura sul Mediterraneo lambendo sino la Grecia.





Per commentare scegli il sistema che più ti piace:
commenti googleplus
commenti blogger
commenti facebook

Nessun commento: