Sindrome Orellanica
Cortinarius
orellanus
Cortinarius speciosissimus
Quadro Clinico
Tossina
responsabile è L’Orellanina, un composto non volatile e altamente termostabile.
Essa risulta tossica per i reni in modo diretto, il danno renale avviene per
accumulo durante l’eliminazione delle tossine attraverso le urine.
La latenza
è molto lunga, da 8 sino a 36 ore dopo il pasto, compare un malessere lieve
con: nausea, senso di stanchezza fisica generale, dolori lombari, secchezza del
cavo orale, vomito e diarrea.
Si registra
in seguito un netto miglioramento, ma dai 3 a i 20 giorni successivi compaiono:
Insufficienza renale acuta con encefalopatia, dolore lombare bilaterale acuto,
oliguria, ematuria, e quindi la morte.
La
morte però si può evitare attraverso l’immediata dialisi a vita o il trapianto
dei reni, il quale, comunque non può essere tentato prima dei 12 mesi
dall’avvelenamento.
Purtroppo
l’intossicazione orellanica, anche se curata in tempo utile, porta sempre alla
necrosi renale, con tutte le conseguenze patologiche.
Nessun commento:
Posta un commento